News

ARCHIVIO NEWS

Torna all'elenco
17/11/2023 00.00 - Quotidiano Energia
Termovalorizzatore di Roma, parte il bando da 7,5 mld €

Il Comune mette a gara la realizzazione dell’impianto da 600 mila tonnellate annue e la concessione di 33 anni. Domande entro il 18 maggio. Utilitalia: “Vantaggi per l’intero Paese”. Parte l’atteso bando per la realizzazione del termovalorizzatore di Roma. Dopo il passaggio di fine ottobre, in cui il Cda di Acea aveva votato la proposta rimodulata del progetto mandando a Roma Capitale il documento per le valutazioni finali, il 16 novembre, il Comune ha pubblicato la documentazione per la gara. Roma Capitale aveva avviato un'interlocuzione con l'Acea per migliorare la proposta dal punto di vista tecnico ed economico, per avere una tariffa più concorrenziale ed una soluzione operativa più efficace. Il progetto così ridefinito dall’Associazione temporanea di imprese guidata dall’utility capitolina, è stato utilizzato come base del bando. La scadenza per le offerte è il 18 maggio 2024 (l’8 maggio il termine per le richieste di chiarimenti) mentre l’apertura delle buste è prevista il 20 maggio. Secondo il cronoprogramma, il cantiere dovrebbe iniziare entro l’autunno 2024 per finire entro il 2026. Più nel dettaglio, la gara riguarda una proposta di Ppp in finanza di progetto per l’affidamento in concessione della progettazione, autorizzazione all’esercizio, costruzione e gestione del polo impiantistico relativo ad un impianto di termovalorizzazione autorizzato con operazione R1 e capacità di trattamento pari a 600.000 ton/anno di rifiuti, e annessa impiantistica ancillare per la gestione dei rifiuti residui decadenti dal trattamento termico, la mitigazione delle emissioni di anidride carbonica e l’ottimizzazione della distribuzione dei vettori energetici recuperati, nonché della successiva gestione, mediante concessione, del polo impiantistico. Nella sintesi non tecnica si precisa che l’impiantistica proposta per la “Carbon Capture and Storage” è costituita da un impianto di  cattura e liquefazione della CO2 e il successivo trasferimento in un sito idoneo allo stoccaggio permanente. In particolare è previsto lo stoccaggio geologico della CO2 in giacimenti esauriti a gas nell'area offshore dell'Adriatico (Ravenna, ndr) operati da Eni in joint-venture con Snam. Il valore complessivo della concessione (stimata in 33 anni e 5 mesi) è di 7,432 mld €, il valore dell’investimento, al netto dell’Iva, è pari a 946,1 mln €. “Con la gara per realizzare un moderno termovalorizzatore - ha sottolineato il sindaco di Roma Gualtieri - vogliamo porre fine alla vergogna di una città che era costretta a mandare a smaltire i rifiuti ovunque: il termovalorizzatore di Roma sarà un impianto all’avanguardia sul piano tecnologico, il meno inquinante d’Europa e ci garantirà di raggiungere l’obiettivo discarica zero”. Intanto, nello studio “Rifiuti urbani, fabbisogni impiantistici attuali e al 2035” realizzato da Utilitalia si evidenzia come il nuovo termovalorizzatore porterà una riduzione di 24.000 viaggi di camion per il trasporto dei rifiuti verso gli impianti del Nord e all’estero, con un risparmio di 8.000 tonnellate di CO2 equivalente e il soddisfacimento del fabbisogno energetico di 200.000 famiglie, pari a circa 600.000 abitanti. L’impianto, dunque, “avrà impatti positivi non solo nel Lazio ma anche su scala nazionale”, rimarca l’associazione. Ad oggi (dati 2021) il Centro è costretto a esportare il 17% (1,10 milione di tonnellate) della propria produzione di rifiuti, nonostante avvii già in discarica una percentuale estremamente elevata, pari al 34,2%, ma non in grado di garantire tutta la richiesta. Il termovalorizzatore di Roma consentirà di ridurre in maniera considerevole le spedizioni di rifiuti dal Centro verso altre regioni e verso l’estero. “La pubblicazione del bando di gara per il termovalorizzatore di Roma – spiega il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – è un passaggio importante verso la realizzazione di un impianto fondamentale per garantire la corretta gestione del ciclo dei rifiuti e per centrare i target europei al 2035, nonché pienamente coerente con le strategie indicate dal Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti, approvato nel 2022”.