10/01/2022 00.00 - Radiocor
Clima: slitta al 21 adozione atto Commissione su 'tassonomia', nodo valutazione impatto
L'adozione dell'atto delegato sulla tassonomia Ue per le
attivita' pro clima, centrato sul riconoscimento di nucleare
e gas quali attivita' per la transizione alla
decarbonizzazione slittera' di una settimana rispetto alla
data del 12 gennaio. Lo ha confermato il portavoce della
Commissione che ha spiegato come sia necessario dare piu'
tempo a disposizione dei governi per valutare la proposta
della Commissione europea. La data di riferimento adesso e'
il 21 gennaio. Il motivo vero dell'estensione del tempo a
disposizione e' che alcuni Stati hanno bisogno di piu' tempo
per valutare l'impatto delle condizioni restrittive
sull'ammissione della produzione di gas: tra questi Stati
c'e' l'Italia. Secondo calcoli del mondo industriale, date le
restrizioni previste dall'atto delegato potrebbero non essere
classificati come verdi investimenti per circa 10 miliardi.
L'ultimo giorno dell'anno la Commissione europea ha avviato
le consultazioni con il gruppo di esperti degli Stati membri
sulla finanza sostenibile e con la piattaforma sulla finanza
sostenibile sottoponendola bozza di testo di un atto delegato
complementare sulla tassonomia che copre determinate
attivita' nel settore nucleare e del gas. Si tratta del
sistema di classificazione per mobilitare gli investimenti
privati nelle attivita' che sono necessarie per raggiungere
la neutralita' climatica nei prossimi 30 anni: stabilisce le
attivita' nel campo dell'energia che consentono agli Stati
membri di raggiungere la neutralita' climatica partendo da
posizioni diverse. Bruxelles, come e' noto da diversi mesi,
ritiene che il gas naturale e il nucleare hanno un ruolo come
fonti di energia che facilitano la transizione verso un
futuro basato prevalentemente sulle rinnovabili. La loro
classificazione nella tassonomia pero' viene subordinata a
condizioni chiare e rigorose; per esempio, il gas deve
provenire da fonti rinnovabili o produrre basse emissioni
entro il 2035, considerando in particolare il loro contributo
alla transizione verso la neutralita' climatica. Per
garantire la trasparenza la Commissione modifichera' l'atto
delegato relativo all'informativa sulla tassonomia, in modo
che gli investitori possano stabilire se e in quale misura le
attivita' riguardano il settore nucleare o del gas, e fare
cosi' una scelta informata. Le attivita' coperte da questo
atto delegato complementare, ha indicato la Commissione,
'accelererebbero l'abbandono graduale delle fonti piu'
dannose, come il carbone, a favore di un mix energetico piu'
verde e con meno emissioni'.
Dopo l'adozione dell'atto da parte della Commissione, questo
sara' trasmesso ai colegislatori: come per il primo atto
delegato sugli aspetti climatici della tassonomia Ue, il
Parlamento europeo e il Consiglio (che hanno delegato alla
Commissione il potere di adottarlo), disporranno di quattro
mesi per controllare il testo ed eventualmente sollevare
obiezioni. Potranno avvalersi di altri due mesi, previsti dal
regolamento Tassonomia, per prolungare il periodo di
controllo. Il Consiglio avra' il diritto di opporsi all'atto
delegato con voto a maggioranza qualificata rafforzata
inversa (il che significa che dovra' essere contrario almeno
il 72 % degli Stati membri, cioe' 20 Stati membri, che
rappresenta almeno il 65 % della popolazione Ue) e il
Parlamento europeo con voto a maggioranza della plenaria
(vale a dire almeno 353 deputati).
Una volta terminato il periodo di controllo e supponendo che
nessuno dei colegislatori sollevi obiezioni, l'atto delegato
(complementare) entrera' in vigore e si applichera'.
La Francia (nuclearista) sostiene l'atto comunitario; la
Germania e' attesa astenersi data la posizione dei Verdi
negativa. Contrari perche' prevede un ruolo al nucleare
Austria e Lussemburgo. L'Italia e' oltremodo favorevole a
riconoscere il gas naturale quale fonte di transizione
tuttavia sta verificando l'impatto sulle attivita' relative
particolarmente pesante