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15/11/2023 00.00 - Quotidiano Energia
Centrali essenziali, escono Portoferraio e Capri

Intanto, la Flaei: “Phase-out carbone, no a date magiche, riconsiderarle alla luce della situazione geopolitica in atto”. Scendono da 13 a 11 le centrali riconosciute come essenziali per la sicurezza del sistema elettrico. L’elenco pubblicato da Terna per il 2024 vede infatti l’uscita della centrale Enel di Portoferraio e di quella Sippic di Capri, rispetto a quanto previsto per il 2023. Confermati invece gli altri 11 impianti, di cui tre di Enel (Assemini, Porto Empedocle e Sulcis) e due di Axpo (Porcari e Sarlux, quest’ultima solo per il contratto di dispacciamento in quanto la proprietà è di Saras). Le altre sei sono: San Filippo del Mela (A2A), Montemartini (Acea), Biopower Sardegna (Alperia), Rosen 132kV (Solvay Chimica Italia), Fiumesanto (EP Produzione) e Iges (Ital Green Energy). A questi si aggiungono i 23 impianti essenziali per le reti non interconnesse. Intanto, da segnalare una presa di posizione della Flai Cisl sulla chiusura delle centrali a carbone, al momento ancora fissata per il 2025 (Sardegna esclusa). “Il governo avvii una riflessione rispetto alle politiche di termine del phase-out del carbone riconsiderandole alla luce della situazione geopolitica in atto”, afferma il sindacato. “Servirebbe onestà, senso del reale, pragmatismo – prosegue la Flaei - e sostituire le date magiche con un principio, quello che una fonte energetica si abbandona soltanto quando c'è certezza di una sua consolidata sostituzione tecnica in grado di mettere in campo obiettivi tecnici di sistema socialmente sostenibili”. Tutto ciò, afferma il sindacato, “senza rinunciare agli obiettivi di riduzione del trend di emissioni di CO2, aumentando la quota di installazione delle fonti energetiche rinnovabili”. “Fino a quando i governi fisseranno date e numeri che liberamente debbono raggiungere altrettanto liberi cittadini - conclude la Flaei - il Paese resterà prigioniero di incertezze che solo la ritrovata sicurezza sociale può scongelare, incluso scelte importanti come quella di sperimentare nuove forme di nucleare sicuro”.