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21/01/2022 - IL GIORNALE DI VICENZA
Agsm-Aim, Cda "d' oro" Vale oltre mezzo milione Lite sulle nuove nomine

Un utile record, ma anche un Consiglio di amministrazione da record. Perché se dopo la fusione tra Aim e Agsm gli utili della multiutility sono lievitati (con un ritorno economico significativo per le casse comunali, e quindi pubbliche), parallelamente anche i compensi degli amministratori chiamati a dirigere la nuova società sono aumentati, e non poco. L' incremento, per quanto riguarda il panorama berico, è ancora più evidente, dato e considerato che si è passati da un semplice amministratore unico (che percepiva poco più di 45 mila euro all' anno) a un Cda di sei persone che costa oltre mezzo milione all' anno. Una cifra che tiene conto del maxi-compenso del manager Stefano Quaglino e che scatena la polemica dell' opposizione, anche in vista delle prossime nomine degli ulteriori cinque Consigli di amministrazione che andranno a guidare le altrettante unità di business. Ma andiamo con ordine. I dati sono relativi alla nomina del Cda da parte dei soci (il Comune di Verona e il Comune di Vicenza) avvenuta giusto un anno fa. Il 28 gennaio del 2021 i due sindaci hanno nominato i sei componenti del Cda, definendo gli incarichi e anche i compensi. Gli incarichi sono noti: Stefano Casali è stato nominato presidente, Gianfranco Vivian (ex amministratore unico di Aim) vice; Stefano Quaglino consigliere delegato, Anna Massaro consigliere, Fabio Sebastiano consigliere e Francesca Vanzo consigliere. Meno noti, però, sono i compensi che sono stati decisi dall' assemblea dei soci. Nel dettaglio è stato stabilito di riconoscere 95 mila euro al presidente, 65 mila euro al vice e 45 mila euro ai consiglieri oltre al rimborso delle spese che sono sostenute. Più elevato, decisamente, il compenso del consigliere delegato a cui spettano 300 mila euro lordi all' anno, con una parte che viene definita variabile e benefit che vengono stabiliti dal Consiglio di amministrazione. A conti fatti il Cda costa 595 mila euro. Non poco rispetto al passato secondo l' opposizione che accende i riflettori. «In tempo di pandemia e di ristrettezze economiche - interviene Sandro Pupillo ("Da adesso in poi") - forse un messaggio forte sarebbe quello di contenere le spese. Ricordo che proprio con Variati era stata scelta la strada degli amministratori unici, per ottimizzare il lavoro e i costi». Ora, però, si torna al Cda. O meglio, ai Cda, perché proprio nei prossimi giorni Sboarina e Rucco dovranno nominare i componenti che andranno a formare (con un consigliere delegato tecnico) i Cda delle cinque società (Agsm-Aim Calore, Agsm-Aim Energia, Agsm-Aim Power, Agsm-Aim Smart Solutions e V-Reti). A Vicenza spettano due presidenti e tre vice (Aim Ambiente per ora attende). A Verona tre presidenti e due vice. «Checché ne dica Rucco - conclude Pupillo - vediamo se anche per queste nomine ci sarà una spartizione di "careghe" o se saranno scelte figure che hanno competenze e conoscenze che possono fare il bene della holding». . © RIPRODUZIONE RISERVATA.